Privilegiati Anacronistici

PRIVILEGIATI
ANACRONISTICI


Ha il sapore della beffa sentir nuovamente dire che gli autisti ATAF sono dei
privilegiati.
Il presidente di Ataf Gestioni, Renato Mazzoncini, ha così dichiarato:
“...(gli autisti) hanno condizioni di lavoro che configurano privilegi
anacronistici ed incompatibili con le condizioni del paese.”

Complimenti! Forse credeva di essere il primo a cavalcare la favola dei privilegi. In
più crede di scaricare su chi lavora il fallimento del sistema economico italiano
fatto di ruberie e di furbaggini.


Agli autisti non tremano le mani quando riscuotono lo stipendio perché avere 82
giorni di riposo all'anno non è un lusso ma una vergogna nei confronti di qualsiasi
operaio o impiegato di qualsiasi azienda che di riposi ne ha giustamente 104 (ben
22 in più).
Le condizioni del paese non si risolvono togliendo i diritti né riducendo gli stipendi
ma ristabilendo un sistema equilibrato dove la forbice ricco-povero assume dei
valori ragionevoli.
Proprio chi infanga oggi gli autisti davanti alla cittadinanza, appartiene a quella
schiera di privilegiati che passano da un'azienda ad un'altra premiandosi con
buonuscite milionarie anche dopo aver portato aziende al fallimento.
Mentre ancora 4 lavoratori ogni giorno muoiono in Italia a causa del lavoro, mentre
assistiamo ai disastri come la strage di Viareggio, mentre vediamo piccoli artigiani,
imprenditori e lavoratori suicidarsi, mentre un autista guadagna mediamente 1200
euro al mese, mentre assistiamo alla corruzione che dilaga nella politica, VOI
appartenenti alla casta dei managers avete il coraggio di additarci come privilegiati
anacronistici?
Si vergogni presidente, dopo un anno della sua dirigenza trascorsa a spendere
soldi per ridurre il personale anziché farlo lavorare per migliorare il servizio!
Si vergogni presidente, dopo che da un anno della sua dirigenza, ancora non ha
eliminato gli sprechi di servizi inutili e costosi!
Si vergogni presidente quando ancora dopo un anno dalla sua dirigenza gli autisti
non hanno neanche la dignità di espletare i propri bisogni fisiologici!
Noi non saremo suoi servi.
Continueremo a lavorare e a fare il nostro dovere nonostante l'amministrazione di
questa città abbia reso il trasporto pubblico non più utilizzabile.
Un'amministrazione che ha preferito “lavarsi le mani” riguardo al trasporto
collettivo poiché non più redditizio. Un amministrazione che ha ceduto al privato il
suo dovere di controllare e gestire il trasporto e che adesso assiste impassibile alla
distruzione di Ataf e dei suoi lavoratori.
Caro presidente, per fare i suoi profitti, potrà togliere tutto quello che vuole ma non
ci toglierà mai la nostra dignità di uomini e lavoratori.


Firenze 16/10/2013