P { margin-bottom: 0.17cm; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); text-align: left; }P.western { font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 13pt; }P.cjk { font-family: "Arial Unicode MS",sans-serif; font-size: 13pt; }P.ctl { font-family: "Tahoma",sans-serif; font-size: 12pt; }A.western:link { }A.ctl:link { }
La zona rossa
Per la Protezione Civile la “Zona Rossa” è l’area per cui l’evacuazione preventiva è l’unica misura di salvaguardia della popolazione.
Per le Autorità di Pubblica Sicurezza la “Zona Rossa” è quella parte della città che viene murata per accogliere i vertici internazionali.
Per la Dirigenza Ataf la “Zona Rossa” è la sala riunioni dei depositi Cure e Peretola durante la trattativa tra sindacati e azienda.
Questa deve essere una zona invalicabile per un comune lavoratore, al quale non è più permesso entrarvi, pena essere cacciato, quando all'interno si svolge una riunione che riguarda il proprio futuro.
Questo è successo venerdì 11 aprile: dei lavoratori che educatamente erano venuti ad assistere alla trattativa, come sempre avvenuto in 40 anni di relazioni sindacali in questa azienda, sono stati cacciati dall'Amministratore Delegato Mazzoncini.
Noi riteniamo questa, cosa che abbiamo detto a chiare note a Mazzoncini, una grave mancanza di democrazia e siamo assolutamente contrari a questa scelta aziendale.